“Le grandi catastrofi, sia naturali sia tecnologiche, sono sicuramente rare; tuttavia, quando colpiscono, il loro costo è spaventoso e il bilancio in vittime pesa sempre di più man mano che, paradossalmente, il progresso tecnologico rende l’esistenza umana teoricamente più facile e al riparo dai rischi” (dalla prefazione all’edizione francese del Manuale di protezione civile, Croce Rossa Francese).
Nonostante questa prefazione, non dobbiamo pensare che il Servizio Emergenza della Croce Rossa, più noto come Protezione Civile, intervenga solo quando vi sono grandi calamità e numerosi morti o feriti.
Spesso basta poco per rompere un delicato equilibrio. È sufficiente, infatti, che vi sia uno squilibrio tra forze soccorritrici e vittime (si pensi ad un grosso incidente stradale), o che, pur in assenza di feriti, vi sia un improvviso afflusso di profughi da assistere nel cuore della notte. È in tutte queste situazioni, quindi, che vedremo intervenire il Servizio Emergenza della Croce Rossa.
Il punto di forza della Croce Rossa si trova nella particolarità dell’Associazione stessa: gli uomini e le donne che ne fanno parte sono permanentemente addestrati e aggiornati. In caso di emergenza, i membri delle Squadre di Emergenza continuano a fare ciò che svolgono regolarmente nella vita di tutti i giorni, nel loro quotidiano di volontari e volontarie.
Non va dimenticato inoltre il carattere internazionale della Croce Rossa; spesso il personale della C.R.I. viene chiamato per interventi all’estero, non solo in zone di calamità naturali, ma anche in territorio di conflitto armato.